IT-Alert chi gestisce i dati?
IT-alert è un nuovo sistema di allarme pubblico per l'informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso.
Nel momento in cui scrivo il sistema è ancora in fase di sperimentazione e, proprio oggi, in Basilicata, Lombardia e Molise si sono svolte le prove tecniche di funzionamento.
Intorno alle ore 12:00 di oggi il mio telefono e quello di tutte le persone intorno a me hanno emesso un suono acuto e allarmante e hanno mostrato sul display un messaggio informativo.
In questa pagina https://www.it-alert.it/it/come-funziona al paragrafo "I dati di chi riceve il messaggio" trovo scritto:
"Nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene in alcun modo trattato (raccolto, archiviato, consultato, ecc.). Infatti, i messaggi IT-alert viaggiano attraverso il sistema di cell-broadcast.
Questa tecnologia consente agli operatori telefonici di inviare messaggi a chiunque – indistintamente e impersonalmente – si trovi in prossimità dell’area interessata coperta da specifiche celle di trasmissione della rete cellulare di uno specifico territorio.
Questa tecnologia consente agli operatori telefonici di inviare messaggi a chiunque – indistintamente e impersonalmente – si trovi in prossimità dell’area interessata coperta da specifiche celle di trasmissione della rete cellulare di uno specifico territorio.
Il sistema è unidirezionale (dall’operatore telefonico al dispositivo) e non consente di ricevere alcun tipo di dato di ritorno o feedback dai cellulari raggiunti. Ciò significa che nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene trattato in alcun modo dal Dipartimento della Protezione Civile e dall’operatore telefonico di riferimento.
In relazione al sistema IT-alert, il Garante per la Protezioni dei Dati Personali ha espresso parere positivo sul sistema stesso. Il provvedimento è disponibile al seguente link: https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9207188 "
Evidentemente non sono l'unico a porsi il problema visto che è stato chiesto anche il parere del Garante della Privacy.
Leggendolo velocemente ho rilevato questa parte significativa:
"...Come sopra
precisato, si rileva che le modalità di trasmissione dei messaggi
prevista dal Sistema di allerta non comportano la conoscenza dei numeri
di telefono dei terminali mobili e, conseguentemente, nemmeno
dell’identità dei contraenti o utenti delle reti di comunicazione mobile
cellulare.
È
previsto, infatti, che il messaggio di allerta sia inviato
indistintamente e contemporaneamente a tutti i dispositivi cellulari
compresi in una determinata area geografica (c.d. area target), in
modalità broadcast."
Pertanto,
gli apparati di trasmissione di ciascun operatore potranno inviare il
messaggio ai propri clienti, ma anche ai clienti di altri operatori di
telefonia mobile, in modo del tutto indifferenziato, imprevedibile a
priori e, comunque, non tracciabile. Sul punto si evidenzia, infatti,
che il servizio Cell Broadcast non prevede alcuna risposta di “avvenuta
ricezione” da parte del dispositivo mobile dell’interessato.