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Cos'è lo Spear Phishing? - Non Posto Apposta

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I temi
   Lo Spear Phishing   
  cos'è e perché è insidioso   
Il termine phishing è ormai entrato nel vocabolario comune e deriva dall’inglese fishing (pescare): indica l’atto di gettare un’esca nella speranza che qualcuno abbocchi. La f è stata sostituita con ph per richiamare il gergo degli hacker degli anni ’90.

Quello che comunemente identifichiamo come phishing è però più propriamente definito spray phishing: è la tecnica in cui l’attaccante invia lo stesso messaggio a migliaia di indirizzi, puntando sulla quantità. Anche se pochi cadono nella trappola, l’operazione può risultare redditizia.

Vediamo ora una variante più raffinata e pericolosa.

Spear phishing: quando l’attacco diventa mirato

Sappiamo che il phishing è una delle tecniche più comuni usate dai criminali informatici per rubare dati sensibili, credenziali di accesso o denaro. Tra le sue varianti, lo spear phishing rappresenta una delle forme più insidiose perché non è un attacco generico, ma mirato: il messaggio viene costruito su misura per una o poche vittime specifiche, aumentando notevolmente la probabilità di successo.
 
Le fasi di uno spear phishing
 
Un attacco di spear phishing non è improvvisato ma segue una serie di fasi ben precise.
 
  • Identificazione della vittima:
L’attaccante sceglie con cura il bersaglio, che può essere un singolo individuo (ad esempio un dirigente d’azienda) oppure un gruppo ristretto (ad esempio un reparto contabile);
     
  • Raccolta delle informazioni
Il criminale utilizza fonti pubbliche come social network, siti aziendali, articoli di giornale per raccogliere dettagli utili. Bastano un ruolo professionale, una foto, un contatto o un interesse personale per rendere il messaggio più credibile;
     
  • Azioni combinate
Una volta in possesso delle informazioni, l’attaccante costruisce l’e-mail in modo da sembrare autentica: può citare progetti reali, menzionare colleghi o usare formule di apertura personalizzate. Questo mix di dettagli reali e artifici psicologici rende l’attacco particolarmente convincente.
 
Spear phishing vs. spray phishing
 
  • Spray phishing: attacco di massa - stesso messaggio per molti destinatari - si punta sul volume;
  • Spear phishing: attacco mirato - messaggio personalizzato - si punta sulla qualità dei dettagli per ingannare il bersaglio.
 
Come riconoscere un’e-mail sospetta
 
Per difendersi è essenziale sviluppare buone abitudini di analisi.
Tra i controlli più utili:
 
  • Mittente: verificare l’indirizzo (attenzione a omografie come “micros0ft.com” anziché “microsoft.com”);
  • Oggetto: diffidare di titoli eccessivamente allarmanti o sensazionalistici;
  • Testo: attenzione ad errori ortografici/grammaticali, toni insoliti o richieste incoerenti con il rapporto che si ha con il mittente;
  • Formula di apertura: un saluto generico come “Gentile cliente” può essere sospetto se ci si aspetta un contatto personalizzato;
  • Firma: controllare che i dati (nome, ruolo, recapiti) corrispondano a quelli reali;
  • Link: passare il mouse sopra ai collegamenti per verificare l’URL che si nasconde dietro: non cliccare se l’indirizzo non è pertinente al sito del mittente;
  • Allegati: diffidare di file inattesi, soprattutto con estensioni eseguibili (.exe, .scr, .js);
  • Incongruenze: verificare eventuali discrepanze tra contenuto, mittente e contesto aziendale o personale.
  
Lo spirito critico come prima arma di difesa
 
La tecnologia (antivirus, filtri antispam, autenticazione a più fattori) è fondamentale, ma non basta: la prima difesa resta lo spirito critico. Fermarsi un attimo, leggere con attenzione e porsi domande è spesso sufficiente per smascherare l’inganno.

Molti attacchi fanno leva sul senso di urgenza, spingendo la vittima ad agire immediatamente (“Il tuo account sarà bloccato”, “Pagamento urgente richiesto”).
Contrastare questa pressione psicologica è essenziale: quando si tratta di sicurezza informatica, prendersi il tempo per riflettere è la scelta più sicura!  
Come suggerisce il proverbio "il diavolo è nei dettagli" ed proprio lì che si nascondono le insidie degli attacchi ed è dunque lì da cui occorre partire  per cercare di smascherarli.
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