I temi
I Social Network
Quanto li usiamo e quanti ne esistono?
In questa sezione continuiamo l'analisi iniziata nella sezione "I numeri" focalizzandoci un po' meglio sui Social Network. Esaminiamo le slide relative a quelli più utilizzati in Italia.
Youtube sembra essere il preferito in Italia con un utilizzo leggermente maggiore da parte dagli uomini.
Facebook mantiene una posizione rilevante vendendo la sua preferenza distribuita omogeneamente tra uomini e donne.
Molto utilizzato, e sicuramente maggiormente apprezzato dai giovani, c'è Instagram.
In questo caso l'utilizzo sembra essere maggiore tra le donne:
Utilizzo preferito in gran parte dalle donne.
I numeri di Twitter non sono invece così importanti ed è utilizzato in maggioranza dagli uomini.
Tra i Social detiene una significativa presenza anche LinkedIn che nasce con scopi non propriamente di natura social ma che, per restare adeguato ai tempi, ha preso pian piano questa connotazione.
L'utilizzo è abbastanza omogeneo tra donne e uomini con una leggere preferenza per quest'ultimi.
Ma quanti Social Network esistono ?
Ciascuno di noi potrebbe, con un piccolo sforzo, arrivare a elencare una decina di Social Network ritenendo inconsciamente che non ne esistano molti di più.
Certamente gli utenti si concentrano sull'utilizzo dei principali come mostrato da questa slide:
Ma quanti ne esistono veramente ?
Credo sia molto difficile stabilire il numero esatto di Social Network anche perché non mi risulta esistere un ente ufficiale che regolamenta il comparto.
Molti sono conosciuti all'interno di un singolo Stato altri sono tematici ma nessuno sembra in grado di "disturbare" il predominio mondiale di Facebook come evidenziato nell'immagine che segue che è stata tratta dal sito www.statista.com al seguente link .
Dunque la rete si alimenta ogni giorno di post e informazioni più o meno private generate da miliardi di "volontari" nel mondo.
Ognuna di queste informazioni, opportunamente analizzata e aggregata, costituisce un patrimonio inestimabile è praticamente gratuito per chi le detiene.
La raccomandazione è dunque, ancora una volta, quella di non pubblicare informazioni personali sia per tutelare la propria privacy sia per non alimentare il mercato in cui la vendita di utenti profilati muove parecchi soldi, anzi Bitcoin, in quanto gli scambi più significativi avvengono nella Deep Internet.
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