18 cose di cui Facebook tiene traccia
Ho letto questo interessante articolo sul portale Digitalic.it e credo sia utile riproporlo pari pari.
L'articolo elenca 18 tipologie di informazioni di cui Facebook tiene traccia.
Ecco l'elenco:
1. informazioni tratte da “computer, telefoni, TV connesse e altri dispositivi connessi al web”, nonché il “provider di servizi Internet o l’operatore di telefonia mobile”
2. “movimenti del mouse” sul computer
3. “nomi di app e file” (e tipi di file) sui dispositivi
4. se la finestra del browser con Facebook aperta è “in primo piano o in background” e tempo, frequenza e durata delle attivitĂ
5. informazioni su “punti di accesso Wi-Fi nelle vicinanze, beacon, celle di connessione mobile” e “potenza del segnale” per triangolare la posizione (“informazioni sulla connessione come l’indirizzo IP o connessione Wi-Fi e informazioni sulla posizione specifica con l’ausilio del segnale GPS del dispositivo dell’utente per capire dove sei”, ha comunicato un portavoce di Facebook.)
6. informazioni “su altri dispositivi che si trovano nelle vicinanze o sulla loro rete”
7. “livello della batteria”
8. “spazio di archiviazione disponibile”
9. “plugin” installati
10. “velocità di connessione”
11. “acquisti effettuati” su siti web al di fuori di Facebook
12. informazioni di contatto “come la rubrica” e, per gli utenti Android, “registro delle chiamate o cronologia degli SMS” se sincronizzati, per trovare “persone che potrebbero essere conosciute”
13. informazioni “su come gli utenti utilizzano le funzionalità come la nostra macchina fotografica” (Il portavoce di Facebook ha spiegato che: “per fornire funzionalità come gli effetti della fotocamera, riceviamo ciò che vedete attraverso la fotocamera, che viene inviato al nostro server per generare una maschera/filtro”)
14. “posizione di una foto o data di creazione di un file” tramite i metadati del file
15. informazioni tramite le impostazioni del dispositivo, come: “posizione GPS, fotocamera o foto”
16. informazioni sulle “azioni online e offline” e acquisti da fornitori di dati di terze parti
17. “ID del dispositivo e altri identificatori, ad esempio da giochi, app o account utilizzati dagli utenti”
18. “quando altri condividono o commentano una foto, inviano un messaggio o caricano, sincronizzano o importano le loro informazioni di contatto”
Resta ancora il dubbio se Facebook ascolti le nostre parole. A questa specifica domanda del Congresso, Facebook ha risposto di non farlo ma alla domanda se si sarebbero impegnati a non farlo neanche in futuro la risposta è stata evitata facendo riferimento alla domanda precedente.
Di fronte a questa situazione l'utente consumatore non ha la minima possibilità di difendersi se non quella di non utilizzare le applicazioni stesse ma bisogna non dimenticare che il telefono è di per sè un possibile strumento di controllo a prescindere dalle applicazioni che si installano.